Dichiarazione dei redditi liberi professionisti: la guida 2025

Dichiarazione dei redditi liberi professionisti: la guida 2025

Di cosa parleremo:

Non abbiamo molte certezze, ma sappiamo che ogni anno arriva quel momento: quello in cui devi presentare la dichiarazione dei redditi. Se hai aperto partita Iva da poco, forse ti stai arrovellando per capire quali documenti dovrai avere pronti e come presentarli. Se di recente ci sono stati dei cambiamenti importanti nel tuo lavoro autonomo, ad esempio un passaggio dal regime forfettario a quello ordinario, probabilmente sei alla ricerca di lumi per arrivare con tutte le carte in regola. In ogni caso questa guida alla dichiarazione dei redditi per liberi professionisti troverai un riassuntone per arrivarci con più informazioni e meno dilemmi.

Partiamo proprio dalle basi: la dichiarazione dei redditi è il documento fiscale e contabile con cui ogni anno presenti allo Stato la situazione riguardo ai redditi che hai percepito l’anno precedente, per pagare le tasse.

Se hai una partita Iva, presenterai il Modello Redditi (ora si chiama così, in precedenza è stato chiamato Modello Unico).

Nel modello dovrai indicare le tue fonti di reddito: ad esempio, possono essere gli incassi del lavoro autonomo, eventuali redditi da lavoro dipendente, incassi da proprietà in affitto, ecc. Se sei in regime forfettario non potrai includere eventuali spese da scaricare, mentre in regime ordinario presenterai anche i documenti che giustificano le spese deducibili e/o detraibili.

Se non hai incassato niente, dovrai comunque presentare la dichiarazione dei redditi indicando che le somme percepite sono “zero”.

Quali documenti preparare per il modello Redditi in regime forfettario?

  • Le fatture emesse con l’indicazione della relativa data di incasso
  • CU dei redditi percepiti
  • Certificazione di altri redditi percepiti (ad esempio affitti, visure catastali degli immobili di proprietà)
  • Modelli F24 relativi alle imposte pagate (nell’anno precedente), compresi eventuali pagamenti in ritardo avvenuti in momenti successivi
  • Modelli F24 e/o MAV e/o bollettini pagati alla Cassa previdenziale di appartenenza o all’INPS (nell’anno precedente)

Quali documenti preparare per il modello Redditi in regime ordinario?

  • Fatture emesse e ricevute, con l’indicazione della relativa data di incasso e pagamento
  • CU dei redditi percepiti
  • Certificazione di altri redditi percepiti (ad esempio affitti, visure catastali degli immobili di proprietà)
  • Documenti che giustificano le spese deducibili (ad esempio premi versati a fondi di previdenza complementari, donazioni pagate a Onlus e/o Ong con metodi tracciabili)
  • Documenti che giustificano le spese detraibili (ad esempio certificazione degli interessi sul mutuo prima casa, spese mediche, certificazione dei premi versati per assicurazioni sulla vita, spese per risparmio energetico o ristrutturazione, spese per asili nido o scuola per i figli a carico)

Cos’è la CU (Certificazione Unica)?

C’è chi lo chiama ancora CUD e chi mente (qualcuno doveva dirlo). La Certificazione Unica è il documento che attesta i compensi e le ritenute pagate da un datore di lavoro ai dipendenti, oppure da un cliente ai propri fornitori in libera professione con partita Iva.

L’elaborazione e l’invio della CU è obbligatorio per le attività che risultano sostituto d’imposta, cioè per le partite Iva in regime ordinario.

Se sei in regime forfettario, non hai l’obbligo di produrre e inviare certificazioni uniche, e da quest’anno non riceverai neanche le CU elaborate nei tuoi confronti, ma è giusto così.

Cos’è il Modello Redditi precompilato?

Una delle novità introdotte dall’Agenzia delle Entrate nel 2025 è la possibilità di utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata, in via sperimentale (sì hai letto bene, si tratta di una prima volta, speriamo bene).

Se hai una partita Iva, potrai accedere al modello precompilato a partire dal 30 aprile 2025: la disponibilità dei dati inseriti in automatico dall’Agenzia delle Entrate dipenderà, tra le altre cose, anche dall’invio delle fatture elettroniche e dalle CU ricevute.

Questo significa che potrai puntare tutto sulla dichiarazione precompilata? Ovviamente no, per diversi motivi. Ad esempio, potresti aver ricevuto solo una parte delle CU, quindi sarà necessario controllare e aggiungere le informazioni che mancano, così come gli altri documenti che completano la dichiarazione.

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi?

La dichiarazione con il Modello Redditi deve essere presentata per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2025, in modo autonomo oppure attraverso un intermediario con delega (come ad esempio il/la commercialista di fiducia).

Cosa succede se non si presenta la dichiarazione dei redditi?

Per rispondere in modo elegante: diciamo che non presentare la dichiarazione può costarti molto caro. La dichiarazione dei redditi si considera omessa quando non viene presentata dopo 90 giorni dalla scadenza. Se questo accade, la sanzione va da un minimo di 250 euro a un massimo di 2.000 euro. Se ti accorgi di aver mancato la scadenza e rimedi subito dopo, o comunque prima del termine per la dichiarazione dei redditi successiva, la sanzione è ridotta, ma il punto è sempre lo stesso: non è meglio evitare di scoprirlo? Ti sconsiglio di mettere la testa sotto la sabbia sperando che il problema sparisca: i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate sono piuttosto precisi per cui è improbabile “scampare” il pericolo. Meglio di fare tutto entro le scadenze e se per caso si arriva in ritardo, rimediare il prima possibile. Destreggiarsi tra i conteggi di sanzioni e interessi dovuti può essere complicato, certo: anche per questo è meglio affidarsi alla competenza di un/una commercialista.

Conclusioni

A questo punto, possiamo dirlo: la dichiarazione dei redditi è un momento molto spesso temuto, soprattutto da chi ha partita Iva. Saranno i numeri, le aliquote, l’ansia di avere tutte le carte che servono. In realtà, possiamo arrivarci con un ragionevole margine di tranquillità: a differenza delle carte “Imprevisti” del Monopoly, la dichiarazione dei redditi è prevista, sappiamo che c’è ogni anno e anche quando arriva.

Quello che puoi fare durante l’anno è mettere da parte, in cartaceo o in digitale, quello che poi servirà, a seconda di ciò che è previsto dal regime in cui operi: le fatture, le certificazioni uniche, i documenti di spesa, ecc. Avere tutto in ordine ti permetterà di risparmiare tempo e preoccupazioni, quando arriverà il momento di consegnare tutto al/alla commercialista di fiducia. Se non ne hai uno/a è il caso di pensarci: scegliere un/a commercialista vuol dire poter contare su una persona che conosce da vicino la tua attività e che è in grado di consigliarti durante l’anno, rispondendo alle tue domande e facendo delle proiezioni per arrivare preparati alle scadenze. Se vorresti chiedere il mio supporto, contattami: sarò felice di conoscerti e capire quali sono i tuoi dubbi e le tue esigenze.

Aloha!

Mi chiamo ROBERTA TARGA
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